Archivio di Stato di Pisa

Uso degli spazi

Ai sensi delle Linee guida per la determinazione degli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per la concessione d’uso dei beni in consegna agli istituti e luoghi della cultura del Ministero della cultura emanate con DM 21 marzo 2024, rep. n. 108, in attuazione dell’art. 108, comma 6, del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, a cui si rimanda per tutte le informazioni sulle tariffe complete dei servizi disponibili (scarica qui), l'uso degli spazi a scopo individuale e privato è soggetto a concessione onerosa a fronte del pagamento di un canone parametrato in base ai locali oggetto di interesse e alla tipologia di evento in programma, secondo la tariffazione a seguire.

I canoni qui indicati sono da intendersi come relativi alla sola concessione d’uso dello spazio e non comprendono, pertanto, alcun servizio accessorio (i.e. somministrazione di cibi e/o bevande, servizi di accoglienza, ecc.). Si intendono escluse dal canone, come determinato dal concedente in applicazione dei criteri di cui al presente documento:

  • Le somme da destinare al personale del Ministero della cultura per lo svolgimento delle prestazioni finalizzate a garantire la tutela del patrimonio culturale e la sicurezza dei luoghi e degli utenti, da erogarsi dal terzo concessionario o autorizzato, secondo le modalità di cui all’art. 1, comma 315 della L. 27 dicembre 2017, n. 205, e circolare della Direzione generale Bilancio n. 36 del 9 aprile 2018;
  • Le spese connesse all’eventuale cauzione richiesta dal concedente a garanzia del risarcimento da danni a cose o persone, ai sensi dell’art. 108, comma 4, del Codice dei BBCC.

Tali eventuali oneri aggiuntivi, ricorrendone i presupposti, sono applicati anche alle concessioni a titolo gratuito.

Gli spazi di Palazzo Toscanelli oggetto di concessione sono i seguenti:

  • Salone degli stucchi (piano primo), 140 mq, classe di pregio media;
  • Sala studio con accesso al terrazzo del Lungarno (piano primo), 70 mq, classe di pregio media;
  • Giardino, 860 mq, classe di pregio media.

USO DEGLI SPAZI PER FINALITÀ ISTITUZIONALI

Nel caso di concessione d’uso di spazi a scopi istituzionali (ad esempio, per eventi organizzati nell’ambito di collaborazioni istituzionali tra enti privati o soggetti pubblici con il Ministero) non si considera dovuto alcun corrispettivo al ricorrere dei seguenti requisiti e presupposti:

  1. l’evento è organizzato in partnership con il Ministero, anche da un ente da esso vigilato ai sensi del decreto ministeriale 30 dicembre 2021, n. 478;
  2. ove non ricorrano le condizioni di cui alla lettera a), il progetto tecnico-scientifico è definito unitamente ad un organo del Ministero e/o attraverso la presenza, nel Comitato scientifico o nel Comitato organizzatore della manifestazione o dell’evento, di un rappresentante del Ministero;
  3. ove non ricorrano le condizioni di cui alle lettere a) e b), l’evento è organizzato nell’ambito di collaborazioni istituzionali con enti pubblici e privati per finalità di valorizzazione del patrimonio culturale.

Nondimeno, anche nel caso in cui ricorrano le condizioni di cui alle lettere precedenti e la concessione degli spazi avvenga a titolo gratuito, l’autorità che ha in consegna il bene può comunque richiedere un contributo forfettario per l’utilizzo degli spazi in ragione dei costi sostenuti per la messa disposizione degli spazi (pulizie, consumi, ecc.).

 USO INDIVIDUALE

I canoni sono individuati dall’istituto concedente mediante una preliminare e puntuale mappatura degli spazi oggetto di concessione.

A seguito della mappatura, l’autorità che ha in consegna il bene individua la tariffa applicabile ai fini della concessione, secondo i seguenti parametri:

  • quantificazione dei metri quadrati di cui si compone lo spazio;
  • individuazione del livello di pregio del sito e dello spazio in concessione, anche in base ai seguenti criteri:
    • testimonianza unica o eccezionale di un’epoca e/o di un periodo storico;
    • influenza sullo sviluppo e sulla progettazione del periodo di riferimento;
    • realizzazione su commissione di eminenti casate e/o esecuzione da architetti e/o artisti di
    • rilevanza;
    • presenza di affreschi, stemmi, mosaici graffiti, lapidi, iscrizioni, tabernacoli ed altri elementi
    • artistici (come intagli, intarsi, ori, bassorilievi), architettonici (chiostri, volte, baldacchini,
    • rosoni, capitelli, volute, altari, capriate, navate, ecc.) e/o decorativi;  presenza di collezioni d’arte permanenti (arredi, mappe, stampe antiche, ecc.);
    • conformità rispetto alle tecniche costruttive e ai caratteri architettonici e stilistici originali.
    • finalità della richiesta di concessione in uso (lucrative o non lucrative, anche connesse alla riproduzione);
    • natura dell’evento;
    • stagionalità;
    • valutazione comparativa delle tariffe di mercato.

Nel caso in cui l’occupazione degli spazi non avvenga per l’intera giornata, è possibile sostituire la tariffa giornaliera con una tariffa per monte ore, nella tabella di seguito computata su ½ giornata.

Nel caso in cui il richiedente preveda un biglietto di ingresso, oltre al canone potrà essere previsto anche il pagamento, in favore del concedente, di cd. royalties in una percentuale e secondo modalità da determinarsi sulla base di specifici accordi tra le parti rispetto ai corrispettivi connessi al numero di biglietti venduti.

Nessun canone è dovuto per l’uso degli spazi connesso alla riproduzione di beni culturali nell’esercizio del diritto-dovere di cronaca.

EVENTI MUSICALI E DI SPETTACOLO

Nei luoghi della cultura potranno essere promossi eventi.

In caso di eventi musicali e/o di spettacolo, realizzati da enti vigilati dal Ministero, ai sensi del decreto ministeriale 30 dicembre 2021 n. 478, e, più in generale, di eventi musicali e/o di spettacolo di particolare qualità artistica o adeguata rilevanza, anche con pubblico pagante, l’autorità che ha in consegna il bene, dopo attento esame della natura dell’evento sotto il profilo della valorizzazione, dell’apporto di notorietà e della divulgazione culturale e turistica per lo spazio e il territorio, potrà valutare una riduzione o un azzeramento del canone. Per riduzioni consistenti del canone e per il suo azzeramento è comunque richiesto il parere dell’organo amministrativo di vertice del Ministero.

TARIFFE

Ai sensi delle Linee guida sopra richiamate, nonché in considerazione delle Linee guida per la determinazione degli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per la concessione d’uso dei beni in consegna agli istituti e luoghi della cultura statali emanate con DM 1° maggio 2023, rep. N. 187, e da queste sostituite, in considerazione della dimensione, del pregio degli spazi e della posizione geografica, si definiscono le seguenti tariffe base da considerarsi in funzione delle finalità per le quali è richiesta la concessione.

Spazio

Importo del canone

Salone degli stucchi (piano primo)

€ 400,00 ½ giornata

€ 800,00 al giorno

Sala studio con accesso al terrazzo del Lungarno (piano primo)

€ 400,00 ½ giornata

€ 800,00 al giorno

Giardino

€ 600,00 ½ giornata

€ 1.200,00 al giorno

Ai costi per la concessione devono essere aggiunti gli oneri sostenuti per la messa a disposizione degli spazi come costo del personale, consumi, pulizie, ecc., come di seguito dettagliati. Eventuali necessità particolari e deroghe saranno conteggiate, previo accordo tra le parti, all’interno dell’atto di concessione stilato preliminarmente all’evento.

Spazio

Importo della messa a disposizione

Salone degli stucchi (piano primo)

€ 100,00

Sala studio con accesso al terrazzo del Lungarno (piano primo)

€ 100,00

Giardino

€ 100,00

Nel calcolo degli importi spettanti all'Amministrazione sono da considerarsi le ipotesi particolari che possono comportare decurtazioni o sconti di canone o corrispettivo finale, consultabili qui.

RIPRESE CINEMATOGRAFICHE

Per le riproduzioni cinematografiche dei beni culturali non dovranno essere apposte clausole finalizzate a limitare e vincolare temporalmente la durata dei c.d. “diritti di riproduzione”, in ossequio altresì alle consuetudini e agli usi commerciali dell’industria del cinema e dell’audiovisivo, in ambito sovranazionale, oltre che meramente interno, tenendo in debito conto le “disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea” di cui all’art. 15 della L. 3 maggio 2019, n. 37.

Si raccomanda, pertanto, di definire l’assetto dei diritti di riproduzione prima dell’avvio delle riprese, tenuto conto che, secondo quanto previsto dall’art. 32-quater, della L. 22 aprile 1941, n. 633 (c.d. “Legge sul diritto d’autore”), secondo cui “alla scadenza della durata di protezione di un’opera delle arti visive, anche come individuate all’art. 2, il materiale derivante da un atto di riproduzione di tale opera non è soggetto al diritto d’autore o a diritti connessi, salvo che costituisca un’opera originale. Restano ferme le disposizioni in materia di riproduzione dei beni culturali di cui al D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42”.

MODALITA' DI RICHIESTA

La richiesta può essere effettuata tramite l’apposito modulo disponibile sul sito istituzionale (scaricabile qui), da inviare all’indirizzo as-pi@cultura.gov.it.

MODALITA' DI PAGAMENTO

Il pagamento degli importi dovuti può essere effettuato tramite bonifico bancario:

codice SWIFT Banca Italia Pisa BIT AITRRENT, IBAN capitolo 2584 art. 3: IT93X0100003245316029258403, indicando come causale “Canone di concessione” e inviando all’indirizzo as-pi@beniculturali.it la ricevuta del bonifico effettuato; non sono accettati i pagamenti in valuta differente dall'euro, anche se predisposti in formato elettronico

oppure

tramite piattaforma PagoPa (sistema nazionale di pagamenti elettronici a favore della Pubblica Amministrazione). La piattaforma è raggiungibile al seguente link: https://pagonline.cultura.gov.it/. Dopo aver selezionato "Archivi di Stato - Archivio di Stato di Pisa", e aver indicato l'importo da pagare, l'utente dovrà accedere tramite le proprie credenziali (registrandosi, nel caso non fosse ancora iscritto).

Si precisa che a partire dal 01/04/2021 non sono più accettati pagamenti in contanti.



Ultimo aggiornamento: 11/04/2024